Trek-Segafredo, le scuse di Antonio Tiberi: “Accetto, con senso di responsabilità e pentimento, le conseguenze e il biasimo del mio gesto”

Antonio Tiberi sembra aver capito il suo errore. Il portacolori della Trek – Segafredo, infatti, oggi è balzato agli onori della cronaca per la sentenza che lo condanna a pagare una multa per aver ucciso un gatto a San Marino dove risiede. Il classe 2001 è stato subito sospeso dalla sua squadra che ha deciso di lasciarlo senza stipendio per almeno 20 giorni. Proprio tenendo conto del tipo di errore commesso dal laziale, il team ha deciso di devolvere i soldi che sarebbero dovuti andare a lui ad un’organizzazione che si occupa di animali. Una decisione molto simile a quella del campione del mondo tra gli juniores del 2019 che vuole devolvere i premi che otterrà una volta che potrà tornare a correre ad un’associazione simile.

Sono profondamento pentito di quanto è successo – ha dichiarato il corridore – Sparare al gatto è stato un gesto tremendamente stupido e irresponsabile, della cui gravità mi sono reso conto solo a posteriori. Non voglio trovare nessun tipo di scusa, di “se” e di “ma”, per commentare. Accetto, con senso di responsabilità e pentimento, le conseguenze e il biasimo del mio gesto. Se non ne ho parlato pubblicamente prima (ahimè, sbagliando) è solo per un forte senso di vergogna e rammarico”.

“Comprendo le critiche dei tifosi – continua – dei media e della gente in generale. Non posso fare altro che chiedere loro scusa, così come ho fatto con la squadra, vittima incolpevole della vicenda, per la mia condotta per nulla adatta ad un professionista e, più in generale, ad una persona responsabile. Chiedo ancora e pubblicamente scusa al ministro di San Marino, Pedini Amati, per il danno emotivo che gli ho causato, così come ai cittadini di San Marino. A tutti, infine, ribadisco che non era mia intenzione uccidere il gatto: è stato un incidente”.

“Credo sia altresì doveroso non limitarmi alle sole scusa – prosegue – ma attivarmi anche con i fatti. Ho deciso pertanto di fare una donazione economica basata sui premi di cui beneficerò nella stagione corrente ad alcune associazioni del territorio di San Marino che si prendono cura di gatti randagi, nella cui scelta vorrei collaborare con il Governo. Inoltre, vorrei scegliere una di queste associazioni e spendere un po’ del mio tempo libero per dare una mano anche fattivamente”.

“Mi rendo conto che tutto questo arriva solo a posteriori – conclude – ma, ahimè, ora non posso far altro che dare seguito al pentimento con un gesto concreto e utile. Ho fatto un grosso errore e credo che ora, l’unica cosa che posso fare, è agire per rimediare”.

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